Solennità dell’Epifania del Signore, nella Chiesa Cattedrale la celebrazione con le comunità straniere cristiane presenti a Palermo

Si rinnova l'Epifania dei Popoli: "a Palermo più di 25 mila stranieri provenienti da 132 Paesi"

Saranno 11 le lingue che verranno impiegate per la celebrazione dell’Epifania del Signore che l’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, presiederà nella Chiesa Cattedrale il prossimo 6 gennaio alle ore 11.00*. I rappresentanti delle comunità straniere cristiane di Palermo – ghanesi, filippini, nigeriani, tamil, cingalesi, mauriziani e polacchi – rinnoveranno la volontà di vivere in armonia nello stesso territorio accogliendo la Pace offerta da Gesù che è il Dio-con-noi, Colui che è sorgente di pace; sarà quindi questa anche l’Epifania dei Popoli.

«Nel 2021 abbiamo continuato a vivere le difficoltà causate dalla pandemia – dicono Mario Affronti e padre Sergio Natoli omi dell’Ufficio diocesano Migrantes – ma apriamo il 2022 con la speranza che questo virus venga debellato dalla medicina e dalla nostra adesione responsabile alle indicazioni di chi ci governa. Noi cristiani aggiungiamo anche la preghiera che nutre la certezza che niente è impossibile a Dio. Il nostro ritrovarci in Cattedrale per celebrare l’Epifania vuole essere una preghiera che si innalza a Dio con la voce di tutti i popoli presenti nella nostra città, perché quanti sono costretti a fuggire dalla loro patria, dai Paesi asiatici, africani e dell’America latina a causa di piccole e grandi guerre, a causa delle discriminazioni economiche e degli effetti devastanti del clima, possano avere una casa, un lavoro e la possibilità di vivere un’esistenza dignitosa e pacifica. Interessarci dei migranti è interessarci di noi stessi perché viviamo tutti sulla medesima terra, siamo parte della medesima “famiglia umana”. Papa Francesco ci ricorda che “I fedeli cattolici sono chiamati a impegnarsi, ciascuno a partire dalla comunità in cui vive, affinché la Chiesa diventi sempre più inclusiva, dando seguito alla missione affidata da Gesù Cristo agli Apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,7-8).  La presenza dei migranti e dei rifugiati nella nostra terra è un invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza cristiana e della nostra umanità senza contrapporre i migranti agli italiani. Non è in gioco solo la causa dei migranti; non è solo di loro che si tratta, ma di tutti noi, del presente e del futuro della famiglia umana».

Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili (31.12.2020, fonte: sito Comune di Palermo), a Palermo risiedono 25.445 stranieri (pari al 4% della popolazione), provenienti da ben 132 Paesi diversi, anche se i primi cinque Paesi (Bangladesh, Sri Lanka, Romania, Ghana e Filippine), da soli, coprono quasi i due terzi del totale degli stranieri. La comunità più numerosa è quella del Bangladesh, con 5.341 residenti, pari al 21% del totale degli stranieri. Al numero complessivo di stranieri residenti l’ufficio Migrantes somma una percentuale del 10% relativa a tutti coloro che sono privi del permesso di soggiorno.

  • Per informazioni: migrantespa@gmail.com
  • * Le disposizioni anti Covid-19 imporranno l’ingresso nella Chiesa Cattedrale, fino alla capienza consentita ed esclusivamente nei posti a sedere contrassegnati, dei fedeli muniti di mascherina ffp2.