Il missionario laico fratel Biagio Conte ha iniziato nel Mercoledì delle Ceneri, in avvio del tempo di Quaresima, un itinerario di penitenza attraverso il digiuno e la preghiera e dopo aver ricevuto la benedizione da don Pino Vitrano, responsabile della Missione “Speranza e Carità”, ha indossato sopra al saio verde un sacco di iuta in segno penitenziale e ha preso sulle sue spalle una grossa croce; ha poi raggiunto la Chiesa Cattedrale di Palermo dove si è affidato alle intercessioni di Santa Rosalia e del Beato Giuseppe Puglisi. Fratel Biagio, quale pellegrino della speranza, cercherà adesso un luogo, all’interno della città di Palermo, nel quale fermarsi per digiunare e pregare fino a quando avrà ricevuto “un segno dal buon Dio” ma desidera condividere con tutti i motivi che lo hanno spinto a offrire questo gesto d’amore: «Prego e digiuno affinché il virus venga sconfitto; prego e digiuno per tutti i poveri e senza tetto; prego e digiuno per i diritti dei migranti; prego e digiuno per la crisi e per tutti i disoccupati; prego e digiuno perché si rispetti l’ambiente in cui viviamo e la natura; prego e digiuno per una più giusta società e una più corretta politica che tuteli e rispetti i veri diritti umani; prego e digiuno affinché ci impegniamo a costruire un mondo più stabile e più sicuro per i giovani; prego e digiuno per il dilagare della violenza a causa dell’utilizzo di internet; siamo tutti invitati e pregare e digiunare per il bene di tutta l’umanità».
Fratel Biagio, piccolo servo inutile