Messaggio in occasione della IV Giornata nazionale di preghiera della Chiesa Italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi.

«lo rivestì di abiti di lino finissimo
e gli pose al collo un monile d’oro»
Gn 41,42

Carissime sorelle e carissimi fratelli,

Ritessere fiducia è l’impegno che ci è richiesto in occasione della IV Giornata Nazionale di Preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi.

Quest’anno la nostra preghiera è arricchita da un dono: i sussidi che utilizzeremo per l’anima- zione a livello diocesano e parrocchiale, sono stati preparati dalle vittime e dai familiari che con loro condividono le più intime sofferenze. Il commento biblico che accompagna i sussidi sottolinea che «l’uomo, fatto a immagine di Dio (Gn 1,26-27), è il capolavoro dell’arte del ricamo in cui Egli eccelle (Sal 139,15: “Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profondità della terra”). Pare invece che l’uomo si eserciti con zelo nell’arte opposta: quella della lacera- zione, dello strappo, dello sfilacciamento delle proprie e delle altrui vesti. È quanto scopriamo nella storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe». La narrazione biblica (cfr. Gn 37), infatti, pone in luce che l’azione malvagia dei fratelli, i quali lo spogliano della identità, lo denudano e lo getta- no in una cisterna, non ha distrutto le qualità, la ricchezza interiore di Giuseppe: tutte le sue abilità sono intatte, il trauma subito non ha annientato, per quanto abbia causato uno strap- po profondo, la personalità del giovane.

In questa Giornata il comune ricordo e la preghiera è per quanti, tra i prediletti del Signo- re, hanno sperimentato la violenta privazione dell’indipendenza fisica e piscologica e la delit- tuosa gestione della loro corporeità.

Continuiamo dunque, senza sosta, a ritessere fiducia, attraverso l’ascolto del pianto degli oppressi, la cura di ogni lacerazione dell’anima di ogni vittima.

Molte attività di prevenzione, di formazione e di ascolto sono già state realizzate nella nostra Arcidiocesi. Altre, ancora, ci attendono e ci impegneranno – tutti, insieme – nei prossimi mesi, arricchendo il cammino di conversione personale e collettivo intrapreso dalla Chiesa universale, come testimonia il rapporto annuale sulle politiche e le procedure della Chiesa per la tutela, pubblicato dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che riguarda ricerche e studi nei cinque continenti, in diversi Istituti e Congregazioni religiose e che individua i progressi nelle best practices e nei passi ancora da compiere.

All’intercessione della Vergine Maria affidiamo l’umiltà di imparare, di ascoltare, di assistere e proteggere i più piccoli e i vulnerabili.

Tutti ricordo e benedico con affetto.

Palermo, 18 novembre 2024

+ Corrado Lorefice
Arcivescovo