“Il primo annuncio è il centro della vita della Chiesa e il secondo annuncio deve entrare dentro le traversate della vita dei fratelli, di chi non lo ha accolto bene o lo ha relegato nello scaffale della memoria perduta. Compito del cristiano è pertanto, presentare un Dio desiderabile e farlo sentire buono a tutti. La Chiesa oggi deve avere la gioia di annunciare il Vangelo e per questo occorre rivitalizzare il primo annuncio che necessita di vivificare le nostre vite personali e comunitarie. Se ci esponiamo al Vangelo, sempre più assomiglieremo al Signore Gesù”.
Lo ha detto l’arcivescovo, mons. Corrado Lorefice nella sua relazione in occasione della Settimana della Parola, dall’ascolto all’annuncio, svoltasi nella Parrocchia di Santa Caterina e che ha visto coinvolti presbiteri, diaconi, religiosi e laici. L’evento è stato organizzato dall’Ufficio Missionario, dal Servizio annuncio, dall’Ufficio Vocazionale e dall’Ufficio pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Palermo.
La settimana della Parola si è aperta con la Lectio biblica sui brani del Sussidio “Venite e vedrete” dettata don Saverio Civilleri della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, quindi è stata la volta del Vescovo di Novara mons. Franco Giulio Brambilla che ha svolto una relazione su “Il primo annuncio nella vita della Chiesa: spunti di riflessione per le scelte pastorali”, don Domenico Messina della Pontificia Facoltà teologica di Sicilia ha parlato di primo annuncio nella Celebrazione Eucaristica. Successivamente, ha avuto luogo la formazione per i Ministri e la Liturgia della Parola nei vicariati.