Il nostro interesse è rivolto al bene di tutto il Paese e considera tutti gli alunni che frequentano la scuola italiana…
…proprio perché la scuola cattolica rappresenta un patrimonio prezioso per la Chiesa locale, intenzione principale di questa Nota è un forte invito a che tra le comunità cristiane le scuole cattoliche in esse esistenti si instauri o rafforzi un rapporto sempre più fecondo a beneficio delle giovani generazioni e della limpidezza della testimonianza cristiana nell’ambito educativo.
Come la cura pastorale della diocesi e della parrocchia non può limitare la propria attenzione alle scuole cattoliche e deve invece interessarsi di tutte le scuole presenti sul suo territorio, nella logica di una cooperazione e di una condivisione dei problemi propri alle medesime fasce di età, anche le scuole cattoliche sono invitate, a loro volta, a stabilire relazioni costruttive con le scuole statali dello stesso territorio, proseguendo nelle esperienze di reti già sperimentate in tanti casi.
E sarà opportuno che iniziative in questo senso vedano sempre più spesso la partecipazione paritetica delle scuole cattoliche, che potranno così testimoniare e diffondere la propria proposta educativa.
Senza dire che la compresenza di alunni di scuole statali e di scuole cattoliche nelle attività di una parrocchia non potrà che giovare alla crescita di una cultura della parità e della sussidiarietà libera da pregiudizi e incomprensioni.
…proprio perché la scuola cattolica rappresenta un patrimonio prezioso per la Chiesa locale, intenzione principale di questa Nota è un forte invito a che tra le comunità cristiane le scuole cattoliche in esse esistenti si instauri o rafforzi un rapporto sempre più fecondo a beneficio delle giovani generazioni e della limpidezza della testimonianza cristiana nell’ambito educativo.
Come la cura pastorale della diocesi e della parrocchia non può limitare la propria attenzione alle scuole cattoliche e deve invece interessarsi di tutte le scuole presenti sul suo territorio, nella logica di una cooperazione e di una condivisione dei problemi propri alle medesime fasce di età, anche le scuole cattoliche sono invitate, a loro volta, a stabilire relazioni costruttive con le scuole statali dello stesso territorio, proseguendo nelle esperienze di reti già sperimentate in tanti casi.
E sarà opportuno che iniziative in questo senso vedano sempre più spesso la partecipazione paritetica delle scuole cattoliche, che potranno così testimoniare e diffondere la propria proposta educativa.
Senza dire che la compresenza di alunni di scuole statali e di scuole cattoliche nelle attività di una parrocchia non potrà che giovare alla crescita di una cultura della parità e della sussidiarietà libera da pregiudizi e incomprensioni.
(nota pastorale della C.E.I. – “La Scuola Cattolica, risorsa della Chiesa Locale per la Società” – Roma, 11 luglio 2014)