L’invito del card. Romeo per l’anno della Misericordia: “Camminare insieme”
“L’anno della Misericordia è un’occasione di revisione di vita e delle nostre scelte pastorali. Dobbiamo vivere l’anno della Misericordia per lasciarsi abbracciare dal Signore e dal suo amore e interrogarci se stiamo seguendo realmente il Vangelo”.
Lo ha detto il card. Paolo Romeo nella casa diocesana di Baida, in occasione di un incontro congiunto del Consigli pastorali diocesano, presbiterale e dei direttori di uffici diocesani, il quale ha inviato tutti a camminare insieme attraverso i vicariati, le associazioni e i gruppi per una vita rinnovata.
“L’anno giubilare sarà un’opportunità per ognuno di noi per sperimentare la misericordia di Dio – ha aggiunto il cardinale – e un’occasione per interrogarci su chi è Dio per noi e come intervenire a vantaggio dei fratelli attraverso le opere di misericordia. Misericordia è infatti, la sostanza del messaggio biblico per infondere in tutte le attività della pastorale l’annuncio, la realtà, l’operatività della Misericordia che tutto permea della vita cristiana”.
Il Vescovo ausiliare mons. Carmelo Cuttitta ha fatto presente che la bolla di indizione dell’anno giubilare è stata già oggetto di studio dei due Consigli pastorali. “Occorre mettere insieme alcuni elementi – ha detto mons. Cuttitta – riflettendo su questo tema per colorarlo di alcune prospettive operative. La Cei ha già indicato alcuni appuntamenti di carattere celebrativo destinati ai vari ambiti della vita ecclesiale e da questo possiamo redigere un calendario diocesano per creare occasioni più significative in ambito diocesano. Inoltre, dobbiamo centrare l’attività sull’annuncio collegando la bolla con l’enciclica “Evangelium gaudium” perché il Vangelo rinnova, risana, aiuta, tocca i cuori delle persone”.
Nel corso dell’incontro sono emerse diverse proposte che saranno vagliate al fine di redigere un calendario delle attività da realizzare durante l’anno giubilare al fine di trovare le modalità per annunciare efficacemente il Vangelo anche fuori dallo contesto ecclesiale. I Consigli hanno inoltre riconosciuto che per il mondo giovanile abituato ad un certo disinteresse, l’argomento della Misericordia dovrebbe essere una sfida da cogliere.