Il Mediterraneo 24 diventa giornale online. Il portale con la vocazione per “l’informazione di prossimità” ha ottenuto l’iscrizione al registro stampa del Tribunale di Palermo: potrà così sviluppare i propri approfondimenti giornalistici su temi legati al sociale – dalla solidarietà all’integrazione –, con lo sguardo aperto agli “ultimi”, alle loro storie e alle loro vite.
Il progetto è stato sviluppato da una condivisione di idee e visioni tra giovani professionisti, siciliani di nascita e di adozione. A permetterne l’evoluzione è stata la vittoria del contest “New technology for welfare lab”, promosso dalla Caritas di Palermo, con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, assieme al Servizio di Pastorale Giovanile e all’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo e in collaborazione con il Progetto Policoro. Dal percorso di accompagnamento allo sviluppo della start-up, curato dall’impresa sociale Kòrai-Territorio, Sviluppo e Cultura, è nata un’altra impresa sociale: “Il Mediterraneo Scarl”, che è l’editore del giornale online, adesso registrato al Tribunale di Palermo. Il progetto giornalistico sarà sviluppato anche grazie alla collaborazione con l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali-Ufficio Stampa dell’Arcidiocesi di Palermo e Radio Spazio Noi-InBlu.
Per il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Giulio Francese, «La nascita di un giornale è sempre una buona notizia. A maggior ragione se si tratta di un giornale di buone notizie come Il Mediterraneo 24 che ha alzato le vele da poco tempo, ma già naviga con risultati lusinghieri. Ci vuole coraggio, con la grave crisi che sta attraversando l’informazione, per fare nascere oggi un giornale ed esplorare con questo strade nuove. Un giornale giovane fatto da giovani, un giornale diverso che fa dell’informazione sociale il proprio credo, raccontando da vicino il mondo della solidarietà, guardando ai temi dell’integrazione, del volontariato, del non profit, dando spazio alle storie di vita, alle buone pratiche, agli ultimi, a quel mondo sommerso che ha poca visibilità ma che opera con umanità, pazienza, sbracciandosi tra difficoltà di ogni tipo. “Vieni e vedi” dice il Papa nel suo messaggio per la 55esima giornata delle comunicazioni sociali, invitando chi fa informazione a uscire dalle redazioni, ad andare per strada, consumando le suole delle scarpe e incontrando le persone per cercare storie. Ed è quello che stanno provando a fare Filippo Passantino, direttore de Il Mediterraneo 24 e la sua squadra di giovani giornalisti. Il loro non è solo un giornale ma un progetto ampio, una sfida, una start up, una impresa sociale e soprattutto un sogno: fare qualcosa di bello e di concreto per la propria terra, la Sicilia, da giornalisti. La sfida: provare a occupare uno spazio nell’editoria siciliana poco battuto e poco valorizzato. Per essere diversi, originali, per essere utili. E accorciare le distanze, con la realtà che si vuole raccontare e anche con i lettori con cui si vuole interagire e dialogare in modo stretto. A Filippo, che ho visto nascere professionalmente e che è rimasto fedele ai suoi ideali, da presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, faccio i miei complimenti, augurandogli che il suo Il Mediterraneo 24 sappia veleggiare a vele spiegate nel mare delle buone notizie, diventando un modello da seguire per tanti altri giornalisti scoraggiati da una crisi senza fine».
Auguri di buon lavoro, nella certezza di un servizio originale e qualificato per l’informazione all’interno del nostro territorio, da parte dello staff di Radio Spazio Noi e di Luigi Perollo e Pino Grasso, Direttore e Consulente Ecclesiastico dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali-Ufficio Stampa.