Ha avuto inizio la formazione dei Ministri dell’annuncio per i Centri d’ascolto parrocchiali che saranno organizzati nel corso dell’anno pastorale 2017/2018 in Avvento e Quaresima. Alla formazione svolta da 20 formatori diocesani, hanno preso parte 386 ministri dell’annuncio, inviati da 55 parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo. Nei partecipanti è stato rilevato il desiderio di una conoscenza sempre più intensa e profonda della Parola di Dio ed è stata condivisa la necessità di un primo annuncio che sia anche fondamento del cammino ecclesiale, come è rilevato dall’Esortazione apostolica del Santo Padre Francesco “Evangelii Gaudium” ai nn. 160-175.
“Gli incontri che abbiamo organizzato nelle parrocchie sono andati abbastanza bene – afferma il responsabile del Servizio per l’evangelizzazione dell’Arcidiocesi di Palermo don Saro Calò – i Ministri dell’annuncio hanno infatti manifestato un interesse ed una partecipazione abbastanza significativa per il lavoro espresso. Erano presenti soltanto il 30 per cento delle parrocchie, ma noi dobbiamo partire da questo dato per un processo di riforma missionaria nella nostra diocesi”.
Dalla riflessione dell’equipe dei formatori è stato sottolineato che i Centri di ascolto non sono l’evangelizzazione, ma solo un momento di essa che consente innanzitutto di dare riscontro al bisogno di entrare in familiarità con la Parola di Dio e di una sua frequentazione assidua per una condivisione sempre più entusiastica. Va rilevata, come già constatato in altre occasioni, compreso lo scorso anno, la presenza nei Centri di ascolto anche di persone che si accostano o si lasciano accostare e risultano disponibili ad una possibile nuova esplorazione spirituale.
“Probabilmente si tratta di un piccolo seme, ma significativo – aggiunge Saro Calò – per quel processo di riforma missionaria a cui ultimamente sollecita anche “Evangelii Gaudium”. In questo senso, per esempio, si è pensato di offrire ai ministri dell’annuncio diocesano – parrocchiali (per discernimento comunitario) un percorso di formazione mirato per l’annuncio, da realizzare a cominciare dalle risorse e dai passaggi pastorali che ci sono dati dall’esortazione apostolica di Papa Francesco e farne laboratori esperienziali ed operativi. Siamo consapevoli che c’è molto da fare e noi lo vogliamo fare con entusiasmo”.