Ordo Virginum in Italia
In Italia la modalità associativa non è vissuta come determinante nella formazione o per lo svolgimento di attività apostoliche; la vita comunitaria come pure lo stile di vita solitario o eremitico sono una possibilità tra le altre che possono essere assunte liberamente dalla vergine consacrata. Ci sono perciò vergini consacrate che vivono da sole o in famiglia o con altre. In genere nessuna diocesi stabilisce a priori le modalità con le quali la vergine consacrata debba condurre la propria vocazione. Alcune conducono una vita di tipo più contemplativo. Numerose sono quelle che lavorano nel settore pubblico. Significativa è la presenza in ambito ecclesiale e nel settore privato. Circa il 1/3 è già collocato in trattamento di quiescenza. Gli impegni ecclesiali sono rappresentati in tutta la gamma della pastorale ordinaria. La preparazione culturale è riferita alla scuola superiore e spesso anche alla laurea. Rilevante è l’esigenza di una formazione teologica. Molte hanno conseguito il Magistero, la Licenza e il Dottorato, con studi ed elaborati relativi anche all’Ordo virginum. La fascia d’età più rappresentata è tra i 30 e i 40 anni.
Fattori determinanti nella rapida divulgazione di questa forma di consacrazione sono stati:
- la pubblicazione del Codice di Diritto Canonico (1983,)
- il Catechismo della Chiesa Cattolica (1992),
- il Sinodo sulla vita consacrata (1994),
- l’Esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II “Vita Consecrata” (1994),
- il discorso di Giovanni Paolo II alle partecipanti al Convegno - pellegrinaggio Internazionale a Roma in occasione del XXV anniversario di promulgazione del rito di consacrazione (1995),
- le notizie relative alla celebrazione delle consacrazioni attraverso i mass-media,
- gli articoli su riviste e studi specifici redatti anche da vergini consacrate,
- gli Incontri nazionali che si svolgono in Italia dal 1988.
Con l’intenzione di stabilire contatti tra le vergini consacrate ed approfondirne il carisma, le vergini consacrate della diocesi di Vicenza hanno dato avvio ad un primo Incontro nel 1988 con sedici partecipanti convenute.
Negli anni successivi hanno organizzato i seguenti incontri: Vicenza 1989,
Roma 1990 “Attualità della verginità consacrata nel mondo a vent’anni dalla promulgazione del rito Consecratio Virginum” con la partecipazione del Cardinale Vicario Poletti,
Bologna 1991 “Unite da uno stesso carisma”e 1992 “Dalla liturgia alla vita”,
hanno, inoltre, redatto un bollettino diocesano: “Sponsa Christi” inviato a numerose consacrate presenti nelle diverse diocesi.
Con l’incremento di nuove consacrazioni, nel 1993 si forma un piccolo gruppo di consacrate di varie diocesi per facilitare il confronto, i contatti e le iniziative. Il suo compito è quello di sostenere lo scambio tra le consacrate delle varie diocesi, offrire riferimenti e sussidi, comunicare anche attraverso un Foglio di collegamento periodico, organizzare l’incontro annuale, mantenere i contatti con la Conferenza Episcopale Italiana. Le diocesi, da nord a sud, si attivano per l’accoglienza del convegno:
- Bari 1994;
- Roma 1995, 1° Incontro Internazionale: “In te, Signore, possiedano tutto, perché hanno scelto te solo al di sopra di tutto”;
- Milano 1996;
- Firenze 1997, “A Firenze con Maria attraverso l’arte”;
- Torino 1998, in occasione dell’ostensione della S. Sindone (a distanza di dieci anni le partecipanti erano 160);
- Frascati 1998 “Ordo virginum: dono per la Chiesa. Identità, missione, formazione”;
- Fiuggi 2000 "La vergine consacrata nella Chiesa mistero di comunione";
- Palermo 2001 “La vergine consacrata nella Chiesa Sposa: vita spirituale e liturgica”.
La scelta di interagire con una diocesi per l’organizzazione degli Incontri nazionali ha dato la possibilità di conoscere il tessuto ecclesiale, lì dove è innestato l’Ordo virginum, e diviene momento privilegiato per sensibilizzare e coinvolgere la Chiesa particolare offrendo ai vescovi e ai presbiteri locali l’opportunità di un confronto con le convenute.
Nel 1996 vengono inoltrate al Presidente e al Segretario Generale della CEI due richieste:
- la nomina di un osservatore, che si accostasse alla situazione italiana dell’Ordo virginum e ne constatasse sviluppi e problematiche,
- la stesura di un piccolo documento che precisasse le note caratteristiche di questa vocazione per diffondere una prassi di avvio e cura pastorale conforme alla sua natura.
Pertanto dall’Incontro di Frascati (1998) l’allora Segretario Generale della CEI, Card. Ennio Antonelli, designa un proprio referente nella persona di mons. Renzo Bonetti e richiede informazioni aggiornate sulla situazione italiana. Nel 2002 la Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata incarica S.E. Mons. Luigi Conti, per la vita femminile apostolica e l’Ordo virginum e richiede per suo tramite un resoconto della nuova forma di vita consacrata in Italia. Così che il 18 novembre 2002 le vergini consacrate presentano un "Contributo dell'Ordo virginum delle Chiese che sono in Italia".
Il testo è stato stilato su base di materiale fornito da un gruppo di ricerca, inviato all’Ordo virginum, a persone in formazione e interessate di tutte le diocesi per le proposte di modifica; programmando incontri in tutta Italia per illustrare il testo; da tutto questo iter è stata poi elaborata una sintesi consultando vari esperti.
La Commissione Episcopale ha apprezzato il lavoro svolto valutando una possibile stesura di una nota pastorale al riguardo indirizzata ai vescovi che ne facciano richiesta. Dal lavoro sul Contributo nasce la consapevolezza che la formazione è un aspetto fondamentale. Ma a quali modelli attingere? L’itinerario della iniziazione cristiana che la Chiesa offre, suggerisce il cammino della vergine consacrata rispettando le sue condizioni di vita e in ascolto della tradizione ecclesiale. Ha così preso corpo, accompagnata anche da alcuni vescovi coinvolti come relatori, una nuova tappa di riflessione con gli incontri nazionali di:
- Macerata 2002 “La vergine consacrata nella Chiesa particolare”;
- Marola 2003 “Ordo virginum e itinerario di iniziazione cristiana”;
- Cetraro 2004 “Le virtù cristiane nella vita della vergine consacrata”;
- Napoli 2004 “Dal fonte battesimale, la piena maturità in Cristo”.
Tali circostanze, ci hanno provvidenzialmente posto in sintonia anche con gli orientamenti pastorali proposti dai vescovi alla Chiesa in Italia per il primo decennio del 2000 “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”, e ci hanno confermate nel cammino di comunione con la Chiesa italiana e con i vescovi delle nostre diocesi.
Ne è sorto un gruppo di studio spontaneo sulla formazione secondo il modello dell’Iniziazione cristiana promuovendo una serie di incontri di studio per un possibile itinerario formativo; inoltre vergini consacrate e donne in formazione, in base a questi contenuti, hanno attivato percorsi di formazione specifica e permanente nelle rispettive diocesi.
Gli Incontri nazionali a
- Verbania - Pallanza 2006 “La vita nuova nello Spirito”;
- Collevalenza 2007 “La vergine consacrata nella città e nella Chiesa”;
- San Giovanni Rotondo 2008 “Dall’Eucaristia al quotidiano, con Maria donna del grande Si”;
- Isola del Gran Sasso 2009 “Verginità consacrata nel mondo, passione per Dio, passione per l’uomo”;
- Loreto 2010 “Ordo Virginum, la profezia della fedeltà”;
incentrati sul tema sviluppato dalla Chiesa italiana nel Convegno svoltosi a Verona:“Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo” secondo i cinque ambiti della vita affettiva, lavoro e festa, fragilità, tradizione, cittadinanza, ci invitano a vivere la testimonianza evangelica in prospettiva escatologica per essere presenze significative e profetiche nella Chiesa e nella società.
Con l’Incontro nazionale, celebrato a Loreto in occasione del 40° anniversario dalla promulgazione del Rito della Consacrazione delle vergini, viene suggerito l’inizio di un nuovo percorso che riconosca la fedeltà di Dio nonostante le nostre fragilità.Liberamente tratto, con piccole integrazioni ed aggiornamenti, dal contributo al Congresso internazionale del 2008 redatto dal gruppo per il collegamento, pubblicato nel Foglio di Marzo e negli Atti dell’Incontro nazionale del 2008.